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Non ora, non qui

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Di Erri De Luca

Parlare di sé. Quante volte ci siamo imbattuti in autori che ci hanno rovesciato addosso fiumi di pagine autobiografiche, piene di descrizioni, sensazioni, ricordi un po’ falsati dal tempo, dall’autocommiserazione, dall’egocentrismo, dalla vanità, dalla pretesa di narrare la propria immagine di sé per affascinare il lettore.

Nulla di tutto questo sfiora l’alta poesia di Erri De Luca. Il suo parlare con la madre a grande distanza di tempo non manifesta alcuna velleità di stupirci, ma ci incanta e ci costringe alla lettura continuata, come i topi del flauto magico.

Questa madre intravista dietro i vetri di un autobus, nel suo cappotto marrone, coi capelli lunghi, non ancora accorciati dal taglio “con cui decidesti che non eri più giovane”, diventa il muro assorbente dei ricordi, lo specchio magico in cui vedere la propria vita attraverso la lente privilegiata dell’infanzia.

Dove nessuno ti troverà

Dove nessuno ti troverà

Di Alicia Gimenez – Bartlett

La Pastora è un personaggio realmente esistito, ai tempi del franchismo, in Spagna. Personaggio datosi alla macchia, perché ricercato dalla Guardia Civil, feroce come le SS. La Pastora è donna e uomo, partigiana, eroina e bandito.

Di lei/lui si raccontano tante cose e un articolo, in particolare, scritto dal giornalista di Barcellona Carlos Infante, colpisce il medico psichiatra parigino Loucien Nourrissier il quale svolge delle ricerche sulla psiche umana e sulla predisposizione a delinquere. Il medico riesce non senza difficoltà a convincere il giornalista a collaborare con lui per trovare la Pastora e scrivere un libro, o un articolo su di lei/lui.

Tale decisione è per lo meno folle dal punto di vista del giornalista, perché la Guardia Civil bracca tutti coloro che tentano di mettersi in contatto con la Pastora e solo pronunciare quel nome in pubblico è di per sé un rischio enorme per la propria incolumità e certamente per la propria libertà.

Un bel sogno d’amore

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Di Andrea Vitali

A Bellano, paese di provincia che ormai ci è caro, viene annunciata la prossima proiezione di “Ultimo tango a Parigi” e ciò divide i cittadini nelle due fazioni: quelli che non stanno più nella pelle al pensiero di fare il pieno di scene spinte e sesso sfrenato e quelli che esecrano tale genere di nefandezza, strumento del demonio, fonte di perversione e tentazione.

Ne approfitta Adelaide, operaia del cotonificio, per dare l’aut – aut ad Alfredo, il fidanzato sempre indeciso e succube della ferrea personalità della madre, Benvenuta, non a caso detta “faccia di cane”. Dunque, o Alfredo porterà al cinema Adelaide, o Adelaide ci andrà con Ernesto Tagliaferri, testa calda, sempre pronto a mettersi nei guai.

Per mano mia

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Di Maurizio De Giovanni

Non manca niente a Napoli la vigilia di Natale del 1931: la città si prepara ad assistere alla prima di “Natale in casa Cupiello”, in un clima apparente di festa e di abbondanza che nasconde la miseria e la fame di una città allo strenuo durante il “glorioso ventennio”.

Nella casa di un funzionario della Milizia vengono trovati due cadaveri: la moglie del padrone di casa, vicino all’ingresso, sgozzata con un solo colpo e il funzionario Garofalo, massacrato nel suo letto con più di sessanta coltellate. Il commissario Ricciardi è incaricato delle indagini che da subito si dimostrano difficili, perché il funzionario Garofalo era un uomo molto odiato, nei cui confronti molti avevano motivo di risentimento.

Collaboratore devoto e leale di Ricciardi è il brigadiere Raffaele Maione, personaggio che, a fine lettura, entra nel cuore più di Ricciardi stesso.

Lord Jim

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Di Joseph Conrad

Siamo alla fine dell’Ottocento. Il mondo coloniale è all’apice. La vecchia Europa propaganda da secoli un’idea semplice ma vergognosamente ipocrita: l’idea che grazie alla colonizzazione, si porteranno civiltà e progresso a popoli e territori altrimenti preda del più spaventoso sottosviluppo.

Kipling sostiene nei suoi scritti, addirittura il pensiero del “fardello dell’uomo bianco”, cioè che solo l’uomo bianco sostiene il peso morale e materiale di portatore di civiltà a tutti i costi presso i “selvaggi”. Sono gli anni dello sfruttamento bestiale di quei paesi che chiameremo poi “terzo mondo”. Sono anni di schiavismo, brutalità e razzismo. L’uomo bianco domina ovunque ritiene che sia suo diritto dominare.

L’Inghilterra, allora impero, è il paese che più di ogni altro incarna questo principio. Jòzef Teodor Konrad Korzeniowski, esule polacco, per 20 anni è membro della Marina britannica, ha così ottenuto la cittadinanza inglese e cambiato il suo nome nel più agevole Joseph Conrad.

I bastardi di Pizzofalcone

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Di Maurizio De Giovanni

L’ispettore Lojacono, reduce dal successo del caso del coccodrillo, viene inviato con una squadra sgangherata a Pizzofalcone, un commissariato caduto in disgrazia da quando gli agenti che lo componevano si sono macchiati di un grave reato.

Cambia quindi sede il nostro ispettore e, appena arrivato, deve indagare su un delitto che si consuma nell’alta società: viene uccisa la moglie di un affermato notaio, titolare di uno studio prestigioso. La cosa strana è che la signora viene uccisa colpita da una boccia di vetro con la neve.

Pare, infatti, che la signora fosse collezionista di questi oggetti di dubbio gusto. Peraltro, la signora non ha nemici, è sempre stata affabile con tutti ed è incapace di nutrire astio verso chiunque.

Gli scheletri nell’armadio

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Di Francesco Recami

Torniamo ancora a Milano, nella casa di ringhiera che abbiamo già conosciuto tempo fa. Stesso microcosmo di ritratti di quella Italia fatta di piccole storie quotidiane in un condominio di case popolari costruito nel primo novecento e abitato oggi da pensionati e famiglie problematiche.

Come in una commedia di Feydeau i personaggi si susseguono in un divertentissimo scambio di narrazione, come se osservassimo gli abitanti del condominio da un posto immaginario privilegiato al centro del cortile e da lì potessimo entrare nelle case a qualsiasi ora, penetrare nello stesso modo anche nei pensieri degli abitanti e perfino nei loro sogni.

È una scenografia teatrale nella quale porte, finestre, armadi si aprono e si chiudono su fatti, dialoghi e pensieri suscitando effetti esilaranti.

Il metodo del coccodrillo

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Di Maurizio De Giovanni

L’ispettore Lojacono, siciliano, che è stato professionalmente “bruciato” da un pentito che, mentendo, lo ha coinvolto e indicato come corresponsabile in fatti di mafia, viene “per ragioni di opportunità” mandato presso un commissariato di Napoli, con obbligo di starsene buono, lontano dalle indagini e costretto di fatto a giocare col computer e coadiuvare il collega che riceve le denunce del pubblico.

Come se non bastasse, sul piano personale, la sua vita è una frana, perché egli ha perduto anche la fiducia e la stima della famiglia: la moglie lo ha lasciato e lo ha anche diffidato dal telefonare alla figlia adolescente cui egli è molto legato.

Come la penso

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Di Andrea Camilleri

Tutt’altro che autoreferenziale, o narcisistica, questa raccolta di saggi e racconti ci invoglia a conoscere la nostra storia, la storia d’Italia e della Sicilia, gli scorci di una realtà difficile da interpretare, risultato di una evoluzione di fatti non solo recente che Camilleri ci aiuta a capire, attraverso piccoli episodi e grandi eventi, luoghi a noi cari, perché familiari, perché nostri, o perché importanti per l’Italia o per l’Europa.

Molto più che un’autobiografia, il libro vuole essere una presentazione di sé, del proprio vissuto e delle idee maturate attraverso la cultura e la passione di una vita: dall’impegno nel cinema, alla televisione, ma sempre avendo come riferimento la Letteratura mondiale.

In viaggio con Erodoto

In viaggio con Erodoto

Di Ryszard Kapuscinski

Che cos’è la curiosità? E’ una virtù diffusa? Per nulla! Da cosa nasce il progresso umano? Dalla curiosità. Da cosa nasce la Storia? Dalla curiosità e dalla voglia di fissare nella memoria i fatti accaduti.

L’Autore è polacco e inizia la sua professione di reporter subito dopo l’ultima guerra, negli anni di Stalin, in cui bisognava stare attenti a “non alludere” per non farsi censurare libri e articoli; i vocabolari scarseggiavano e l’Inglese non era conosciuto nei Paesi oltre cortina.

Il suo desiderio più intenso è oltrepassare la frontiera, conoscere altri Paesi, altri stili di vita, altri popoli. Ne approfitta subito il giornale per cui lavora che lo manda in India, senza alcuna preparazione.