Celebrata ieri alla ‘Veneziano’ la giornata internazionale della lingua madre

Un pomeriggio dedicato al siciliano. Protagonisti docenti e alunni. LE FOTO

MONREALE, 22 febbraio – Le scuole Antonio Veneziano, Francesca Morvillo e l'Accademia della lingua siciliana hanno celebrato ieri la giornata internazionale della lingua madre, idioma appunto e non un dialetto, codificata e riconosciuta nelle fonti letterarie.

Un pomeriggio dedicato al "siciliano", coordinato dall'insegnante di Lettere Romina Lo Piccolo; a presentare l'evento la dirigente Beatrice Moneti che ha fatto gli onori di casa. Hanno collaborato Lucina Guardì e Luisa Li Manni, insegnanti di Lettere dell'Antonio Veneziano e la docente della Morvillo Antonella Lo Presti. Sullo status di lingua del dialetto, sulle fonti storiche vernacolari e sul giusto peso da attribuire alla lingua madre sono intervenuti esponenti dell'Accademia: Fonso Genchi, Giuseppe Petix e Massimo Costa. I bambini della Morvillo, guidati da Antonella Lo Presti, hanno interpretato una breve pièce su modi di dire e scioglilingua siciliani, ormai quasi dimenticati; i ragazzi della prima A, preparati da Lucina Guardi', hanno declamato le poesia di Ignazio Buttitta "Populo e dialettu" e "Un mi lassari sulu"; gli alunni della I C hanno eseguito il canto popolare "U sciccareddu", accompagnati al piano dal professore Roberto Oddo e guidati dalla docente Li Manni infine, gli alunni della II C, coordinati da Romina Lo Piccolo, hanno interpretato le ottave del poeta monrealese Antonio Veneziano.

"Una delle più antiche testimonianze della ricercatezza formale - ha spiegato la docente Lo Piccolo - raggiunta dalla nostra lingua si trova proprio nella nostra Monreale, sulle 42 formelle bronzee della porta del Paradiso in cui ogni didascalia è scolpita in siciliano".
Hanno concluso Antonella Vinciguerra, leggendo un estratto del suo libro "Fimmini" e la poetessa Arcangela Rizzo che ha declamato le sue poesie "Vantu di li padri" e "Sicilia". Il soprano Antonella Urso ha eseguito l'inno siciliano.