Torna la luce su un tratto della Circonvallazione

Arcidiacono: "Stiamo intervenendo su tutto il territorio"

MONREALE, 2 ottobre – Torna ad illuminarsi un tratto importante della Circonvallazione di Monreale. Lo rende noto il sindaco Alberto Arcidiacono, il quale ha comunicato che la ditta di manutenzione degli impianti di illuminazione ha realizzato il lavori che hanno consentito la riaccensione di alcuni tratti lungo la circonvallazione, importantissima arteria che collega Palermo con Monreale e altri centri dell’hinterland. Le lampade riaccese riguardano il tratto che va dalla scuola Girasole al panificio Tusa.

“Il nostro obiettivo principale è quello di illuminare tutto il territorio dal centro alla periferia e alle frazioni di Monreale – ha detto Arcidiacono – partendo dalle zone ove bisogna garantire maggior sicurezza per l’incolumità di pedoni ed automobilisti ed è per questo che stiamo intervenendo nelle zone esterne. Ma la nostra attenzione è puntata anche a migliorare il sistema di illuminazione dentro Monreale dove sono allo studio diversi progetti di illuminazione prevedendo nello stesso tempo un risparmio energetico”.
Dopo la gara d’appalto e a l’affidamento alla ditta esterna del servizio manutenzione ed illuminazione pubblica effettuata dal Comune, il Settore Servizi a Rete ha pianificato ed avviato una serie di interventi di messa in sicurezza dei pali e di manutenzione degli impianti di illuminazione.
Ieri era stato riattivato l’impianto di illuminazione pubblica in via Cannolicchio, dove è tornata la luce a seguito di un intervento straordinario. Il problema si era verificato poco tempo fa a causa del furto di 30 cavi elettrici dell’illuminazione in diversi punti della via Linea Ferrata che comprende anche la via Cannolicchio. “La nostra amministrazione ed i nostri uffici – aggiunge il sindaco – per riuscire a risistemare l’impianto hanno dovuto superare diverse difficoltà per reperire fondi e mezzi. Mi auguro che simili episodi non si verifichino in futuro, in quanto mortificano la nostra città e danno una cattiva immagine del nostro territorio”.