Circonvallazione, non più rinviabili provvedimenti per la sicurezza

Frequenti gli incidenti. Protestano i cittadini: “Pensiamoci prima che sia tardi”

MONREALE, 26 maggio – L’ennesimo grave incidente che si è verificato ieri sulla circonvallazione all’altezza dell’incrocio con via Santa Liberata riapre, ancora una volta, il problema della sicurezza in quel tratto stradale, teatro, purtroppo, di diversi sinistri che hanno provocato non pochi feriti.

L’impatto tra l’Audi e la moto, a seguito del quale il motociclista è finito nella cunetta do scolo delle acque, può ritenersi, pertanto, l’ultimo anello di una catena alla quale, per desiderio unanime, sarebbe ora di mettere fine.
Le reazioni social all’articolo che ieri abbiamo tempestivamente pubblicato non hanno fatto altro che sottolineare questa esigenza: prendere provvedimenti prima di prenderci qualche altro brutto dispiacere, prima di – speriamo mai – dover raccontare l’irreparabile.
C’è chi parla di strisce pedonali e di semaforo, chi di dissuasori, chi di altri accorgimenti ancora. Tutti comunque, chiedono a gran voce dei provvedimenti in tempi celeri, ormai non più rinviabili.

Del 20 marzo scorso è, per esempio, l’incidente a seguito del quale tre macchine hanno dato vita ad una vera e propria carambola, provocando quattro feriti. È stato il penultimo anello della catena, che annovera già purtroppo, diversi episodi dei quali – da cronisti – abbiamo più volte dovuto dare notizia.
La situazione, va detto, dal punto di vista della sicurezza è notevolmente migliorata da quando, era la fine di settembre, l’amministrazione comunale, in vista dello svolgimento della prima tappa del Giro d’Italia 2020, aveva ottenuto di realizzare la ripavimentazione di un lungo tratto. E, siamo convinti, migliorerà ulteriormente, non appena – ormai dovrebbe mancare poco – si riaccenderanno i lampioni a seguito dei lavori di ripristino dell’illuminazione pubblica tutt’ora in corso, restituendo alla strada quella sicurezza notturna che manca da tempo immemore.
Qualche altra cosa, però, va fatta. Soprattutto in prossimità degli svincoli e dei punti più sensibili. Toccherà ancora una volta all’amministrazione, così come ha fatto finora, individuare soluzioni valide ad un problema che non può più essere rinviato, perché ne va dalla sicurezza e della vita dei cittadini.