I giovani monrealesi e la disperazione per un futuro senza prospettive
Fate largo sulle vie della nostra Monreale! Cari Politici, Futuri Sindaci e Cittadini Monrealesi, fate chapeau al nostro percorso e condividete il passo della nostra andatura.
Fate largo sulle vie della nostra Monreale! Cari Politici, Futuri Sindaci e Cittadini Monrealesi, fate chapeau al nostro percorso e condividete il passo della nostra andatura.
Sai che c’è, caro Enzo Ganci, direttore del quotidiano on line Monreale News.it? Non tollero più lo sciacallaggio mediatico italiano, in tema di economia, politica, occupazione, povertà, usura finanziaria, malcostume, violenze a 360° gratuite ed espressione di disturbi del comportamento e di mero sottosviluppo culturale.
Umberto Eco, si laureò in Filosofia nel 1954 presso l’Università di Torino con una tesi sull’estetica di San Tommaso d’Aquino; nel 1956 pubblicò il suo primo libro “Il Problema Estetico in San Tommaso”, un’estensione articolata della sua tesi di laurea; nel 1954 vinse un concorso in RAI come telecronista, in compagnia di Furio Colombo e Gianni Vattimo; è stato un semiologo, bibliofilo, accademico, saggista di estetica medievale e di linguistica, giornalista, tuttologo e responsabile del movimento studentesco dell’Azione Cattolica.
Vedere la pubblicità del treno Italo, per i Siciliani, è un insulto. Sentire parlare di TAV (Treno ad Alta Velocità) tra Torino e Lione è, invece, un colpo allo stomaco. Cerco di spiegarne le motivazioni.
Per le elezioni amministrative del 28 aprile a Monreale, ho voluto tracciare il profilo estetico, culturale, politico, del sindaco Ideale che vincerà le elezioni. Mi sono avvalso per il profilo estetico, dei preziosi suggerimenti di una canzone della rivoluzionaria Gianna Nannini.
Si alza il sipario sulla finalissima, l’ultima serata del Festival di Sanremo 2019. Non cambia la modulazione dell’inizio serata, con la solita canzone noiosa di Claudio Baglioni “Adesso la Pubblicità” ed il balletto acrobatico imbavagliato. Claudio, il dirottatore artistico del festival, elogia tutte le canzoni in gara e rivendica la sopravvivenza del Festival per il prossimo nostro futuro.
Apertura della serata del Festival con la solita canzone retrò di Baglioni “Accorrete Pubblico” ed il solito balletto acrobatico. A seguire, Virginia Raffaele e Bisio con gli stancanti segni d’interpunzione.
E’ doverosa, sacrosanta e necessaria una premessa, quasi una “Nobiltà d’Obbligo”, al commento dettagliato sulla terza serata del festival. Ci eravamo lasciati in data ieri, seconda serata sanremese, con l’assegnazione in chiusura della diretta RAI sul festival alle ore 1,15, con l’assegnazione del “Premio alla Carriera” al mitico ed infinito Pino Daniele.
Ieri sera è andata in onda su RAI Uno, la seconda serata del Festival di Sanremo, sessantanovesima edizione. Premetto che c’è una giusta misura in tutte le cose di questa nostra breve vita, scippata troppo spesso dallo scorrere implacabile del nostro tempo mafioso.
Un festival di Sanremo fortunato, quello che si è aperto martedì 5 febbraio, sotto gli auspici del pianeta donna. LXIX: Numero semi-primo romano è storicamente nei secoli, il numero per eccellenza legato al pianeta femminile, al fascino ed alla bellezza delle donne.