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Calcio: Terza Categoria. Il Real Pioppo nel segno di Andrea Miceli: battuta 2-1 la Belmontese

| Gabriele Rispetta | Calcio

I gialloverdi, in un Conca d’Oro commosso, chiudono il campionato con una vittoria

MONREALE, 12 maggio - In un clima di commozione generale, il Real Pioppo saluta il campionato di Terza Categoria con un convincente successo per 2-1 contro la Belmontese.

La vittoria, dedicata al compianto Andrea Miceli, è stata meritata dopo una partita dove i gialloverdi hanno meritato di portare a casa i tre punti, ininfluenti ai fini della classifica ma che servivano per ricaricare il morale a pezzi dei pioppesi, dopo l’immane tragedia che ha colpito la nostra comunità.

Il Real ha trovato subito continuità con una serie di azioni pericolose con D’Amico e Randazzo protagonisti: proprio il secondo colpisce, al 20’, la traversa da pochi passi. Il pallone poi carambola in area e viene colpito dal braccio di un difensore avversario: calcio di rigore trasformato perfettamente da Marco D’Amico, che piega le mani al portiere avversario.

La Belmontese non reagisce a modo: il Real ne approfitta e nel secondo tempo, al 58’, trova il raddoppio con Samuele Randazzo. Il giovane esterno è stato imbeccato perfettamente da Daniele Russo e davanti al portiere non poteva sbagliare. Solo nel finale prova a tornare in partita la squadra ospite, che al 90’ accorcia le distanze con un rigore calciato da Li Castri.

Il Real però mantiene il vantaggio e chiude con tre punti un campionato dalle molte facce. La cosa più importante è stata dedicare il successo ad Andrea Miceli: la memoria del numero 10 gialloverde è stata onorata con una serie di iniziative prima del fischio di inizio. E, ovunque sia adesso, ha dato una mano ai suoi per portare a casa una sudata vittoria.

Il Real, adesso, tornerà in campo fra due settimane per i quarti di finale del Trofeo delle Province, proprio contro la Belmontese. In palio l’accesso alla final four della coppa parallela al campionato.

· Enzo Ganci · Editoriali

Non occorre essere dei navigati sociologi o degli esperti psicologi per capire quale sia il sentimento comune che alberga, ormai da domenica scorsa, nel cuore di ogni monrealese.

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